martedì 16 giugno 2009

LETTERA APERTA DEL SINDACO DI MORMANNO.

Mormanno chiude la sua esperienza nella trasmissione di Rai 2 “Mezzogiorno in Famiglia”.
Il secondo posto nella classifica finale lascia certamente un po’ di amaro in bocca -anche perché la vittoria è stata a portata di mano fino alle ultime battute della gara-; il primo premio sarebbe stato “la ciliegina sulla torta”, il giusto coronamento al grande impegno profuso ma accettiamo sportivamente il verdetto del gioco e riconosciamo all’avversario meriti e valore.
Di queste dieci settimane su Rai2 resterà sicuramente un bel ricordo in tutti Voi, amati Concittadini.
Abbiamo aperto una finestra dalla quale la nostra Mormanno ha ben figurato promuovendo nell’intera nazione un’immagine positiva di se e dell’intera Calabria di cui era vessillo.
Siamo partiti con l’idea di promuovere turisticamente il nostro paese ed abbiamo raccolto molto di più. Abbiamo mobilitato energie, saperi e tradizioni di cui oggi apprezziamo maggiormente il valore, abbiamo risvegliato un sano orgoglio di appartenenza e di comunità che sarà di grande aiuto per le prove che il futuro ci pone.
La prossima sfida è quella di non vanificare la formidabile occasione che la partecipazione a “Mezzogiorno in Famiglia” ci ha dato.
Se oggi Mormanno non è più l’anonimo paese di un anno fa per il domani occorre tenere viva l’ambizione a diventare centro di attrazione turistica. L’amministrazione comunale continuerà su questa rotta ma ora, più che in passato, è richiesto uno sforzo collettivo dell’intera comunità.
Non partiamo da zero.
Possiamo contare su un patrimonio di energie per le quali non troverò mai parole sufficienti ad esprimere la gratitudine che meritano per quanto hanno fatto in questi mesi.
L’assessore Zaccaria ed il suo gruppo di lavoro con particolare menzione alle donne instancabili; i ragazzi della squadra in studio, i cantanti, i ballerini ed i tanti che si sono cimentati nei giochi in piazza (eccezionali sempre!); gli artigiani e gli operatori turistici di Mormanno e dell’intera regione che hanno dato un prezioso segno di disponibilità ben oltre il particolare interesse di promozione aziendale; la “gente comune”, depositaria di antiche tradizioni, che per loro merito oggi sono state riscoperte ed apprezzate; le associazioni (preziosissime) e tutti coloro che a vario titolo sono stati direttamente interessati dall’organizzazione.
Ringrazio i concittadini per il loro senso di ospitalità e la compostezza con la quale hanno accolto l’ingombrante macchina televisiva ed in particolare i mormannesi “di ogni luogo” che non hanno fatto mai mancare il loro sostegno con il televoto.
Grazie a tutti.
il Sindaco di Mormanno
Guglielmo Armentano

lunedì 15 giugno 2009

RICORDO DI TROISI.

4 GIUGNO 1994 MASSIMO CI LASCIA.

Non so cosa teneva “dint’a capa”,
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di “jamm, o’ saccio, ‘naggia, oilloc, azz!”
era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.
“Non si capisce”, urlavano sicuri,
“questo Troisi se ne resti al Sud!”
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino,
e non m’ha mai parlato della pizza,
e non m’ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell’amato San Gennaro.

Ciao Massimo! Ci manchi!

IPERTENZIONE, NON SOTTOVALUTARE QUELLA DA " CAMICE BIANCO "

Fino ad ora l’ipertensione “da camice bianco” veniva ritenuta un falso allarme.

Questo tipo di ipertensione è quella che si manifesta in soggetti mentre si fanno misurare la pressione arteriosa nello studio del medico; le stesse persone quando tornano a casa e si misurano da soli scoprono valori normali.

La colpa dei livelli più alti è attribuita all’emozione che il paziente prova quando si trova davanti al medico, teme il responso, si agita.

Ma questa situazione denunciata da 15 italiani su cento non è da trascurare perché un terzo di loro, soffre proprio di ipertensione. Inoltre, potrebbe già essere presente un danno d’organo.

Lo confermano i risultati emersi in un sottostudio del PAMELA condotto in dieci Centri su duemila persone in tutta la Brianza, sotto il coordinamento del professor Giuseppe Mancia.

«Purtroppo non è così. Lo studio in Brianza ha dimostrato che la pressione da camice bianco non è da sottovalutare. Tutt’altro. A distanza di dieci anni i pazienti che si emozionano e fanno salire la pressione arteriosa rischiano tre volte più di diventare ipertesi rispetto ad un soggetto che è normoteso.
E’ un messaggio, quello che viene dal Congresso, rivolto soprattutto al medico di famiglia».

La diagnosi di ipertensione clinica isolata dovrebbe essere posta in tutti quei pazienti nei quali la pressione clinica risulti ³ ai 140/90 mmHg in almeno 3 occasioni, mentre la pressione media delle 24 ore e i valori medi diurni, rilevati mediante il monitoraggio ambulatorio, risultano nel range di normalità.

La diagnosi può essere inoltre integrata dai valori di pressione rilevati a domicilio del paziente (media di diverse misurazioni effettuate in giorni diversi < 135/85 mmHg con valori di pressione clinica ³ 140/90 mmHg), tenendo presente che i soggetti con ipertensione clinica isolata diagnosticata con monitoraggio pressorio possono non coincidere completamente con quelli diagnosticati con l’ausilio della misurazione domiciliare.

Infatti, in alcuni individui è possibile documentare sia la presenza di valori pressori domiciliari elevati con valori pressori nei limiti di norma al monitoraggio ambulatorio, sia la condizione opposta. Una volta fatta la diagnosi è necessario valutare la presenza di fattori di rischio metabolici e di danno d’organo

IL PAPA HA CAMBIATO MEDICO.


Si chiama Patrizio Polisca, cardiologo, il nuovo medico del Papa.

Lo ha nominato lo stesso Benedetto XVI. Polisca prende il posto di Renato Buzzonetti, lo storico medico di Giovanni Palo II e poi dell'attuale Pontefice.

Buzzonetti fra l'altro era medico personale di Ratzinger quando questi era cardinale.

Aveva cominciato il servizio come aiutante del dott. Fontana, il medico di Paolo VI.

A sua volta Polisca già seguiva Benedetto XVI come aiutante dello stesso Buzzonetti.

In ogni caso formalmente il Pontefice ha nominato Polisca come vice direttore della direzione di Sanità ed Igiene del governatorato dello Stato della Città del Vaticano: non esiste infatti la carica di archiatra del Papa da almeno un quarto di secolo.

Invece Buzzonetti è stato nominato dal Pontefice archiatra pontificio emerito, un incarico che vuole essere un riconoscimento alla lunga carriera svolta.

RONDE NERE, LO SDEGNO DI ALEMANNO.


Ronde nere, lo sdegno di Alemanno: "E' una cosa vergognosa".


Alle ronde nere arriva secca la risposta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Le ronde nere sono una cosa vergognosa e indecorosa - ha detto il primo cittadino della capitale - Una cosa, tra l'altro, fatta da un personaggio improbabile''. La persona 'improbabile' di cui parla Alemanno è ovviamente Gaetano Saya, ideatore del gruppo milanese nominato Msi che indossa divise squadriste, molto simile a quelle delle Ss nel periodo nazista.



"Sembra fatto apposta - ha detto ancora Alemanno a margine dell'incontro per il centenario di Acea - da persone che vogliono lanciare ombre di discredito su tutti i ragionamenti di volontariato sul territorio. Questa cosa è censurabile, assolutamente censurabile in maniera totale".


giovedì 4 giugno 2009

CON L'ISLAM UN NUOVO INIZIO.

Noi abbiamo la possibilità di creare il mondo che vogliamo, ma soltanto se avremo il coraggio di dare il via a un nuovo inizio, tenendo in mente ciò che è stato scritto. Il Sacro Corano dice: "Oh umanità! Sei stata creata maschio e femmina. E ti abbiamo fatta in nazioni e tribù, così che voi poteste conoscervi meglio gli uni gli altri". Nel Talmud si legge: "La Torah nel suo insieme ha per scopo la promozione della pace". E la Sacra Bibbia dice: "Beati siano coloro che portano la pace, perché saranno chiamati figli di Dio".

Tratto dal discorso di Barack Obama, all'Università de Il Cairo.

lunedì 1 giugno 2009

ZAMPOGNA E ZUFOLO: STRUMENTI DELLA TRADIZIONE FOLK-POPOLARE.

Ripresa video, in occasione della festa della "Madonna della catena", presso la cittadina di Mormanno nel giorno 31 del mese di Maggio.