venerdì 25 settembre 2009

INDONESIA, BIMBO DA RECORD: 8,7 Kilogrammi !!!


Piange molto più forte degli altri bambini e ha sempre fame il neonato dal peso straordinario di 8,7 kg e lungo 62 cm che ha visto la luce due giorni fa in Indonesia.

Il «piccolo», che non ha ancora un nome, è nato con un parto cesareo all'ospedale di Kisaran, nel nord dell'isola di Sumatra, secondo quanto riferito dalla ginecologa che lo ha fatto venire alla luce.

Mamma e bambino stanno entrambi bene nonostante il parto reso difficile dallo straordinario peso del neonato, che è stato sottoposto ad assistenza respiratoria nei primi cinque minuti di vita.

La madre Ani, 41 anni, è diabetica e per questo predisposta a partorire bambini di peso superiore alla norma.

I suoi primi tre figli pesavano alla nascita circa 4 kg.

giovedì 17 settembre 2009

STRAGE A KABUL, UCCISI SEI ITALIANI.


Kamikaze ha usato 150 kg di esplosivo.
Centocinquanta chili di esplosivo per una strage. E' quasi mezzogiorno (le 9.30 in Italia), quando a Kabul si scatena l'inferno. Il convoglio formato da due Vtlm "Lince" del contingente italiano "Italfor XX", diretto dall'aeroporto al quartier generale delle forze della coalizione, rimane coinvolto nell'esplosione di una autobomba. Il kamikaze uccide sei militari della brigata paracadutisti Folgore. Tre i feriti, gravi, ma non in pericolo di vita.

Amnesty International riferisce che le vittime civili afghane sono almeno 15 e oltre 60 i feriti. Per provocare una stage di queste dimensioni, riferirà poi il ministro della Difesa, Ignazio La Russa alla Camera, i talebani hanno utilizzato almeno 150 chili di esplosivo, specificando che l'autobomba era presumibilmente una Toyota bianca. Quello compiuto nel quartiere diplomatico di Kabul si rivela il più grave attentato dai tempi della strage di Nassiriya, che il 12 novembre del 2003 provocò la morte di 19 italiani.

I nomi delle vittime
A perdere la vita sono il Tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro (Potenza), nel 1974, in forza al 186° Reggimento, il Sergente Maggiore Roberto Valente, nato a Napoli nel 1972, in forza al 187° Reggimento, il primo Caporal Maggiore Matteo Mureddu, Nato ad Oristano nel 1983, in forza al 186° Reggimento, il primo Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami, nato ad Orvieto (Perugia) nel 1983, in forza al 186° Reggimento, il primo Caporal Maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno) nel 1977, in forza al 183° Reggimento, il primo Caporal Maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus in Svizzera nel 1983, in forza al 186° Reggimento.Tre dei quattro i militari rimasti feriti in seguito all'attentato sono appartenenti al 186° Reggimento dell'Esercito, l'ultimo ferito è effettivo all'Aeronautica Militare.

La rivendicazione
Il terribile attentato viene subito rivendicato dai talebani. L'attacco kamikaze è stato compiuto da "un eroe dell'emirato islamico, il mujahid Hayatullah", viene precisato. Dai primi accertamenti sulla dinamica dell'attentato emerge che il kamikaze si è frapposto con la sua vettura carica di esplosivo tra i due blindati 'Lince', per poi far deflagrare l'autobomba. I due mezzi, ha spiegato La Russa, stavano effettuando un trasferimento verso il comando, a circa 200 metri a nord della Piazza Masud, nella zona delle rappresentanze diplomatiche a Kabul.

La Toyota guidata dall'attentatore è uscita da un parcheggio per piombare sui mezzi italiani, sui quali si trovavano complessivamente dieci militari. Tutti i parà della Folgore hanno subito conseguenze: Una delle vittime, il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, era ripartito proprio il giorno precedente da Napoli alla volta di Kabul al termine di una licenza di 15 giorni.

L'esplosione, secondo quanto riferito da La Russa, ha investito pienamente il primo 'Lince' causando la morte di tutti i suoi cinque occupanti, mentre il secondo 'Lince' è stato colpito in modo più lieve ed uno solo degli uomi a bordo è morto mentre gli altri quattro sono rimasti feriti in modo lieve. Le immagini dell'attentato fanno subito il giro del mondo e suscitano un'ondata di commozione generale nei confronti del contingente italiano, che a Kabul opera con circa 450 militari nell'ambito della missione multinazionale Isaf.

A Roma aperto il sacrario
Presso la sede dello Stato Maggiore dell'Esercito a Roma, in via XX Settembre 123/A, viene nel frattempo disposta l'apertura al pubblico del sacrario dei caduti dell'Esercito. Sarà l'occasione per i cittadini di esprimere la loro vicinanza e solidarietà ai caduti dell'Esercito Italiano nell'attentato di Kabul. Il sacrario riaprirà venerdì mattina e sabato dalle 8:30 fino alle 20.

Saranno trasferite in Italia "non prima di sabato, comunque non venerdì" le salme dei sei militari italiani morti in conseguenza dell'attentato. Fonti della Difesa sottolineano che "il rientro è previsto nel weekend" e che "per quanto riguarda i feriti si sta ancora valutando". Sulla base delle condizioni di salute dei quattro militari, tre dell'Esercito e uno dell'Aeronautica, rimasti feriti nella deflagrazione dell'autobomba si deciderà infatti se disporre il rientro in Italia o al contrario confermare la permanenza sul "teatro operativo" afghano.

ROBERTO VALENTE

MATTEO MUREDDU

MASSIMILIANO NOLANDINO

GIANDOMENICO PISTONAMI

ANTONIO FORTUNATO

DAVIDE RICCHIUTO

martedì 15 settembre 2009

E' morto l'attore Patrick Swayze, stroncato da cancro a 57 anni

LOS ANGELES (Reuters) - L'attore Patrick Swayze, la cui interpretazione di un maestro di ballo in "Dirty Dancing" lo rese una star negli anni '80, è morto ieri dopo una lunga battaglia contro un cancro al pancreas, all'età di 57 anni.

Swayze, che il pubblico ha potuto ammirare anche assieme a Demi Moore nel film del 1990 "Ghost", si è spento nella sua abitazione.
"Patrick Swayze se ne è andato oggi serenamente assistito dai suoi familiari dopo aver lottato con la malattia negli ultimi 20 mesi", ha detto l'agente Annett Wolf in una nota.

Swayze è diventato una delle star più famose di Hollywood con il film del 1987, "Dirty Dancing", una delle pellicole più viste di tutti i tempi.
Nel film, l'attore -- nato in Texas -- interpretava l'istruttore di danza Johnny Castle, protagonista della pellicola assieme a Jennifer Grey, nei panni della timida ragazzina Frances "Baby" Houseman, che si innamorava di lui durante una vacanza in un resort di New York negli anni '60.

Nel gennaio 2008 a Swayze era stato diagnosticato un cancro al pancreas di livello 4, una delle forme più pericolose della malattia.

Allora, l'attore disse che il tumore si era già diffuso anche al fegato.

Tuttavia Swayze aveva assicurato che avrebbe lottato contro la malattia e si era sottoposto a una cura sperimentale, lasciando Hollywood di stucco quando aveva deciso di girare una nuova serie tv -- "The Beast" -- in cui interpretava il protagonista.

La serie tv è stata mandata in onda all'inizio dell'anno.

MISS ITALIA, LA CALABRESE DI FIUMEFREDDO!!!

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Miss Italia 2009 è Maria Perrusi, eletta ieri sera al Palacotonella di Salsomaggiore Terme, nella diretta su Raiuno condotta per la prima volta da Milly Carlucci. La calabrese, incoronata dalla campionessa di nuoto Federica Pellegrini, ha avuto la meglio nella finalissima sulla casertana Mirella Sessa.

domenica 13 settembre 2009

CALABRIA, A CETRARO TROVATA NAVE IN FONDO AL MARE.


Forse è carica di rifiuti tossici.
Da uno squarcio a prua si vedono dei fusti.

CETRARO (Cosenza) - La cercavano da giorni ed alla fine l’hanno trovata. È stato sufficiente calare a mare un robot per le riprese subacquee e quello che era un sospetto è diventata una certezza: nel Tirreno, a 14 miglia dalla costa di Cetraro, nel cosentino, ad una profondità di 500 metri, c’è il relitto di una nave che non figura su alcuna carta nautica.
Di che nave si tratta dunque? La certezza ancora non c’è, ma per il procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, è forte il sospetto che possa essere una «nave a perdere», di quelle che da più parti si dice siano state affondate dalla ‘ndrangheta nei mari calabresi per smaltire rifiuti tossici e radioattivi.
L’ultimo in ordine di tempo a parlare di queste navi è stato un collaboratore di giustizia, Francesco Fonti, che già alcuni anni fa aveva raccontato ai magistrati di avere partecipato all’affondamento di un mercantile, il Cunsky, in cui erano stivati 120 fusti contenenti scorie radioattive.

Giordano ha deciso di vederci chiaro ed ha avviato le ricerche che si sono rilevate lunghe e laboriose. Decisivo, in tal senso, l’utilizzo di speciali sonar che dopo mesi di ricerche hanno individuato una «ombra» compatibile con il relitto di una nave. Ma per avere la certezza era necessario scendere sul fondo e fotografare «l’oggetto». Ed è quello che hanno fatto ieri i tecnici dell’Arpacal, l’agenzia ambientale della Regione, chiamati sul posto dall’assessore regionale Silvio Greco. Dopo giorni di maltempo, i tecnici hanno calato a mare il robot per le riprese subacquee che ha rispedito in superficie le immagini di un mercantile lungo almeno 120 metri con un profondo squarcio sulla prua dal quale si intravedono anche dei fusti. Due contenitori sono visibili anche all’esterno della nave. Dai primi accertamenti risulta che la stiva è piena, ma non si sa di quale materiale.

Non è stato possibile, invece, risalire al nome. O è stato cancellato prima dell’affondamento, oppure è coperto dai sedimenti depositati nel corso degli anni. Impossibile, quindi, al momento, dire con certezza se quel relitto appartenga al Cunsky, il mercantile che il collaboratore ha detto di avere fatto affondare nel 1992. Di certo c’è che il collaboratore aveva parlato di un’esplosione a prua che coincide con lo squarcio notato dalle immagini del relitto.

«Finora - e stato il commento del procuratore Giordano - si sono solo fatte supposizioni, ipotesi, ma ora abbiamo la conferma della presenza del mercantile. È un forte aggancio da cui partire».