sabato 8 gennaio 2022

PERCHE' LEGGERE


 “Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”

Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.

Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.

L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.

Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. 

Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.

Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.

Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”

“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”

“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”

“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.

venerdì 31 dicembre 2021

... L'ANNO CHE VERRA' ...

...Tanti auguri di Buon Anno anche a te, ai sogni che vorrai realizzare, ai buoni propositi ed ai traguardi che vorrai superare... 
...Alle cose vecchie ed ai bei ricordi che nel nuovo anno con te vorrai portare... 
...La vita è un'ampia tela per dipingere e bisogna metterci tutta la pittura che si può... 
...Vivi ogni giorno con entusiasmo e non lasciare che nessuno mai ti venda tristezza, perchè quando hai pace nel cuore, hai la tua più grande ricchezza... 
 ...Un altro anno se n'è andato... 
 ...Come ogni nuovo anno, arrivano sfide e progetti da realizzare... 
 ...Ti auguro il coraggio e la speranza per superare tutti gli ostacoli... 
 ...Che tu possa avere un 2022 meraviglioso e ricco di soddisfazioni... 
 ...Auguri 🙂 ...

sabato 10 aprile 2021

IN TEMPO DI COVID OGNUNO E' RESPONSABILE

Iniziato in Cina, il contagio si è rapidamente diffuso al resto del mondo.

L’emergenza, oltre che sanitaria, ha anche notevoli ripercussioni psicologiche ed emotive sia sulle singole persone che sulla popolazione generale, innescando vissuti non abituali e mettendo a dura prova l’equilibrio psichico soprattutto delle persone più fragili come ad esempio, bambini, anziani, persone affette da gravi patologie  o particolarmente ansiose.

È un’emergenza diversa da molte altre, perchè il Covid-19 rappresenta un rischio nuovo ed invisibile che, per questo motivo, allarma di più.

Inoltre, basta accendere la tv o collegarsi ai social media per essere bombardati da notizie oltremodo allarmistiche, fake news o frutto della fantasia e delle paure di tanti che contribuiscono alla percezione amplificata del pericolo.

In tal modo l’ansia e le paure delle persone possono crescere a dismisura fino a diventare angoscia e panico che si traducono in comportamenti irrazionali come l’assalto ai supermercati o la ricerca continua e ossessiva di notizie sul tema.

La percezione del rischio, però, è un processo soggettivo: di fronte a un’emergenza sanitaria alcune persone sono portate anche a sottostimare il pericolo e minimizzare.

In questi casi è più facile esporsi al contagio, sottovalutando l’importanza di attuare comportamenti di protezione.

Avere paura è normale, accogliamo questa emozione e facciamo in modo che ci guidi verso comportamenti di tutela e protezione razionali.

La situazione, come si sa, è in continuo divenire e gli esperti stanno lavorando costantemente per fornire le indicazioni più efficaci a contenere il problema e consentire il ritorno alla normalità quanto prima.

Per quanto possibile, malgrado le misure che costringono a una rimodulazione delle proprie abitudini di vita, impegnarsi in attività di cura di sé che aiutino a mantenere un sano equilibrio emotivo e possano salvaguardare quanto più possibile le proprie routine e la quotidianità.

Limitare la ricerca di informazioni a pochi momenti della giornata, evitando di lasciarsi coinvolgere nella ricerca compulsiva di aggiornamenti da tv e social media, che generano vissuti di allerta e paura.

Cercare occasioni di condivisione in cui sperimentare la vicinanza con familiari e amici, ricordando che le relazioni possono essere curate anche a distanza.

Ritagliarsi del tempo per attività rilassanti come, ad esempio, la cucina, la lettura di libri, l’ascolto di musica, il bricolage, il giardinaggio, prendere una tavolozza di colori e dipingere.

Con i bambini possono essere particolarmente utili le attività manuali e la lettura di favole.

Curare in maniera particolare la comunicazione con le persone più fragili come ad esempio, bambini, anziani, persone affette da gravi patologie o particolarmente ansiose. 

Per esempio, non esporli da soli al bombardamento di notizie, ma spiegare, con un linguaggio adeguato, quello che succede e come affrontarlo.

Gli anziani e chi soffre di particolari condizioni patologiche sono più esposti al contagio e si confrontano con maggiori angosce.

I bambini percepiscono l'ansia dei genitori: è importante fornire informazioni veritiere e rispondere alle loro domande.

Il silenzio dei genitori o il loro atteggiamento evasivo può amplificare i vissuti di pericolo, trasmettendo l'idea che stia succedendo qualcosa di così grave che nemmeno gli adulti sanno cosa dire o fare.

Ognuno di noi può fare qualcosa per proteggersi dal rischio di contagio, a partire dal rispetto delle buone norme di prevenzione indicate dagli esperti e dei divieti imposti dalle autorità. 

La salute è un bene collettivo e l’emergenza in corso dimostra che è necessario il contributo di ognuno per limitare il contagio.

giovedì 10 dicembre 2020

Campioni del mondo...campioni del mondo...campioni del mondo!!!

«Palla al centro per Müller, ferma Scirea, Bergomi, Gentile, è finito! Campioni del mondo, Campioni del mondo, Campioni del mondo!!!»

-Nando Martellini-

                                      11 lug 1982 — Finale Coppa del Mondo  
Zoff Gentile Cabrini, Bergomi Collovati Scirea, Oriali Tardelli, Conti Graziani Rossi...
senza dimenticare Causio Altobelli e Antognoni...

Che mondiale! Il più straordinario e imprevedibile che si potesse immaginare.

Le virgole avevano un significato... Le pause davano musicalità...
Era l'anno dei Mondiali quelli dell'82...storia da leggenda...
  
La filastrocca si sapeva a memoria, come il Padre Nostro.
 
Ognuno ricorda perfettamente dove era quella domenica sera dell'11 luglio...chi di noi può dire “io c’ero”...ricordo le campane a festa...vecchi, bambini, tutti uscimmo in piazza a festeggiare...

L’urlo di Tardelli da pelle d’oca  ancora echeggia... 

Un attimo di sbalordimento... il silenzio... la smorfia sul viso... la corsa con le braccia tese a mezza altezza, i pugni chiusi,  e quell’urlo potente... rabbioso... infinito... “gool….goool… gooool” ... 

Il Presidente Pertini  esulta in piedi sugli spalti... il Re di Spagna lo osserva esterrefatto... siamo noi, siamo quelli che non mollano mai, siamo l’Italia! ...
  
La nazionale dopo un girone di qualificazione fatto di pareggi con la Polonia, il Camerun e il Perù. Ci riservò l’Argentina di Maradona, una delle favorite. 

Nessuno avrebbe scommesso su di noi...

E invece un certo Signor Gentile si prende cura di Maradona e il collettivo umano messo su da Bearzot fa il resto... 2 a 1 per gli azzurri...

Sotto con il blasonato Brasile! Zico, Falcao, Socrates … ecco di nuovo il Signor Gentile che decide di riservare la stesso a Zico... 
Ma sorpresa delle sorprese spunta un Signor Rossi, da lì in avanti “Pablito”, che si occupa di disegnare una tripletta da vero artista del calcio... Italia 3, Brasile 2!!!

E qui l'Italia va in delirio...

L’intera Nazione si ferma, sogna, ride, fa festa tutta la notte...

...Semifinale...

E’ la volta della Polonia di Boniek, una vecchia conoscenza... 
Doppietta di Pablito ... Due a zero secco, polacchi a casa e noi dritti in finale. 
Giornali dello sport che vendono più delle panetterie,  Bearzot, con la sua pipa, diventa una leggenda nazionale...
 
Al Bernabeu di Madrid ci aspetta la Germania Ovest... 
Ma adesso non abbiamo più paura...
Si parla dei panzer capitanati dal pallone d’oro Rummenigge... 
 
Per non farci mancare nulla, Cabrini sbaglia un rigore... Può capitare.... 
Ma da li a poco “Pablito” rimette le cose a posto... 
Poi è la volta di Tardelli; quello dell’urlo da brividi... e di Pertini che vorrebbe scendere in campo... Infine "Spillo" Altobelli , giusto per far capire  di che pasta è la nazionale azzurra...
 
ITALIA – GERMANIA 3 a 1...Siamo nella storia!!!

Campioni del mondo. “Zoff Gentile Cabrini, Bergomi Collovati Scirea, …”  
Grazie, nei nostri cuori per sempre... 
Grazie, perché ci ricordate che siamo l’Italia... 
E che non dobbiamo mollare mai...

martedì 27 ottobre 2020

METTIAMOCI TUTTO IL CUORE...VOLERE E' POTERE

                                                        - L'elefante incatenato -

"Ti racconto una storia...
Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall'elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini.  
Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune... ma dopo il suo numero, e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe. 
Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire. 
Che cosa lo teneva legato? 
Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante; qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perché era ammaestrato... allora posi la domanda ovvia: "se è ammaestrato, perché lo incatenano?". 
Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente. 
Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. 
Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato tanto saggio da trovare la risposta: l'elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo. 
Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza. 
L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare... non ha mai più messo alla prova di nuovo la sua forza... mai più! 
A volte viviamo anche noi come l'elefante pensando che non possiamo fare un sacco di cose semplicemente perché una volta, un po' di tempo fa ci avevamo provato ed avevamo fallito, ed allora sulla pelle abbiamo inciso "non posso, non posso e non potrò mai"... 
L'unico modo per sapere se puoi farcela è provare di nuovo mettendoci tutto il cuore... tutto il tuo cuore!"... 

da "Lascia che ti racconti. Storie per imparare a vivere"  - Jorge Bucay -

venerdì 1 maggio 2020

ARTE...SOLO DI MARTEDI...

...Che mi ricordi, tutto iniziò in un lontano 1972, ero in quarta elementare e dovevo rappresentare con un disegno uno scorcio di vita. 
Mi recai da chi doveva essere il mio padrino di Cresima Pasquale Mastroianni ( che poi non fu dal momento che lavorava in Germania e non potè venire) con matite gessetti colori vari, iniziammo a creare qualcosa, lui mi disse subito che ero molto portato per il disegno  e che potevo tranquillamente continuare da solo; ...e cosi fù. 
Partecipai l'anno dopo insieme a mio cugino Goffredo ad un concorso televisivo sul Pinocchio di Comencini con dei disegni, riuscendo ad avere degli attestati.
Gli anni passarono tra gruppi musicali e scorribande al Faro (pallacanestro, calcio e...palpitazioni nel parco delle rimembranze).
Negli anni '88-'93 collaborai con la Gazzetta del Sud come articolista di zona, ambivo alla pagina tre; la cultura e l'arte; era di martedi.
Nei primi anni novanta il prof. Rocco Regina, Maestro d'Arte, (mio amico da ragazzo) mi spronò più volte a seguirlo nelle sue estemporanee, così fu che dalle matite passai alle tele e ai pennelli.
Memorabile fu a Gagliano, vicino Catanzaro che ad una estemporanea superai il maestro, vincendo un premio; impietrito, prima di salire sul palco mi disse: "vai prendi il premio, ringrazia saluta e non ti curar di loro." Viste alcune contestazioni.
La mia prima e unica mostra la feci nel 1996; ebbi un modesto successo, riuscendo persino a collocare 14 miei dipinti.
Internet è entrato prepotentemente nel vivere quotidiano, con facebook,  instagram etc.
Da inizio anno pubblico su facebook con cadenza settimanale; appunto il martedi, un mio dipinto correlato a qualche spunto attinente, ed ecco "ARTE...SOLO DI MARTEDI..."



                                                     -COME UN'ONDA-
...Olio su tela 30x40...
...Collezione privata...
...anni giovani, tormentati...


Commento:
...Magnifica suggestione pittorica, intensamente ispirata! Le mie congratulazioni...




                                                     -IL PESCO-
...Olio su tela 40x30...
...Collezione privata...
...Il protagonista di questo dipinto è un pesco in fiore che si staglia al centro della composizione. I colori sono vivi e la luce colpisce in pieno albero e campo: tutto questo contribuisce a suggerire all'osservatore l'emozione scaturita dalla natura...

Commento:
...Ottima opera, densa di pregnanti suggestioni cromatiche e compositive. Le mie congratulazioni...




                                                      -ISOLABELLA-
...Olio su tela 80x60...
...Collezione privata...
...Nell’avvicinarsi a quest’Isola si ha una scena Teatrale. Dieci giardini, posti uno sopra l’altro, da un lato v’è una ridente selva d’aranci vetusti e sostenuta da archi fondati nel lago, e dietro ad essa un folto e nero bosco di sempre verdi allori altissimi...

Commento:
...Freschezza figurativa, espressa attraverso i significati tonali dei colori. Le mie congratulazioni!...




                                                         -BASTIONI-
...Olio su tela 50x70...
...Collezione privata...
...
...per noi umani i bastioni sono opere fortificate costituite da un terrapieno contenuto entro un perimetro poligonale di grosse muraglie di sostegno, entrati sporadicamente in uso nel sec. 15°, divennero sistematici nelle fortificazioni cinquecentesche ... Ma negli ultimi istanti della sua vita da androide, Roy Batty si aggrappa ai suoi ricordi:
...Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser... E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
...È tempo di morire...

Commenti:
...Nello scorcio prospettico hai magistralmente sublimato forme e colori, in un accordo perfetto. Le mie congratulazioni accompagnate da profonda stima!...

...Lo sai cosa? Ripensando a quando avevamo i calzoni corti, e noi tra i ragazzetti amavamo già allora la musica e l'arte, mi emoziona constatare che tu come tuo cugino Goffredo abbiate coltivato una passione che esprime l'animo bello che avete. Sono davvero pervaso da un sentimento di bene profondo...

...Oggi passeggiando sotto i bastioni come fossi un orso rivolgo gli occhi a quel cielo che sta per diventare triste, come i miei pensieri, come quei rari e timorosi uccelli che dall’alto di quei cipressi mi scrutano torvi, non li lascio avvicinare portano morte….




                                  - IL GRIDO DI EDVARD. (omaggio a Munch) -
...Olio su tela 35x50...
...Collezione privata...
...in primo piano un uomo che sta lanciando un fortissimo urlo, e nell’atto di voler dare quanta più forza possibile al proprio grido, porta le mani attorno al volto. Il protagonista dell’opera non è propriamente l’uomo appena descritto, ma piuttosto, l’urlo che emette: la spiegazione è da rintracciare nel pessimismo di fine Ottocento, dove l’incertezza dell’essere umano costituiva un punto di spunti e di ricerche, in questi anni cominciarono ad avere maggiore rilevanza gli studi che stava effettuando Freud. La composizione è pervasa da linee curve, mentre i parapetti del ponte sono rigidi e perfettamente geometrici, esattamente come la sagoma in lontananza; questo contrasto visivo, potrebbe alludere al fatto che il tutto è ancorato alla realtà, e non vuole lasciarsi trascinare dai drammi della vita, che invece dominano il protagonista...

Commenti:
...Carissimo Mimmo, ottima rivisitazione della celebre Opera! Hai ben reso come i fiordi, il cielo, la natura, diventano prolungamenti del sentire che appartiene al protagonista, in un labirinto fatto di linee ondulate, seguendo le quali l'occhio vaga senza punti di riferimento stabili. Ci ricordi inoltre che il timore della perdita dell'equilibrio psicologico ha caratterizzato l'intera vita di Edvard Munch. Le mie congratulazioni accompagnate da stima e amicizia!...

...Solo adesso capisco ke questo quadro è opera di Mimmo, ciò vuol dire della maestria d'esecuzione dell'artista mormannese...




                                                   - NATURA SENESE -
...Olio su Tela 50x60...
...Collezione privata...
...Per la pittorica bellezza le Crete Senesi sono un vero e proprio parco fotografico con tanti luoghi per scattare immagini o per realizzare dipinti...

Commenti:
...E' ben noto che la "Pittura senese", nel corso della Storia si è espressa assegnando la priorità al "Colore". Tu, carissimo Mimmo, prosegui in tale solco, dipingendo "Poesie", utilizzando per tavolozza i valori cromatici dell'arcobaleno. Le mie congratulazioni accompagnate da profonda stima e amicizia!...

... nel mio sogno mi ritrovavo sempre su quel prato, con te nuda e sudata, il tuo odore si confondeva con quello dell'erba appena calpestata...




                                                    -MADRE TERRA-
...Olio su Tela 35x50...
...Collezione privata...
...Siamo noi che apparteniamo alla terra, non la terra a noi.
...La terra ci chiama in prima persona ovunque noi siamo, per farci pastori, artigiani, contadini.
...La terra mi chiama ed in ogni momento, anche se son stanco ed ho bisogno di un ricomponimento, questa terra mi chiama e indica il luogo, il bisogno, le necessità.
...Quella terra, la madre genuina che senza, non v'è alternativa,
...Senza ne muori...
 
Commenti:
...È Demetra, dal greco antico "Madre terra", è lei che evocando remote origini, ha ispirato la tua fervida creatività, ora più che mai pregiatissima. Con avvolgente pennellata costruisci le forme, componendole armonicamente nella radiosa sinfonia dei colori! Le mie congratulazioni, accompagnate da profonda stima, nel solco dell'amicizia più sincera...

...Pachamama la divina madre che generi ogni cosa e sempre fai riapparire il sole..... Inca...

... cieli infiniti
e volti come pietra
mani incallite ormai
senza speranza... amara terra mia...




                                                       -VECCHIO-
...Olio su tela 80x60...
...Collezione privata...
...Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera...
E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori...
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia..."

Commenti:
...Nella tonalita' cromatica racconti l' immagine della " natura naturans", attraverso il farsi e il disfarsi, alla ricerca dell' Assoluto, che rincorri e raggiungi mirabilmente, regalandoci Radici, Essere e Divenire! Le mie congratulazioni, carissimo Maestro della forma e del colore...

.."La grande quercia
Che da sempre vegliava
Come un custode al confine del prato…

... Hai vegliato su di me vecchia quercia come il giardiniere veglia sulla sua pianta più preziosa, perché soltanto in te sono riposte ormai tutte le mie speranze per baciarla sotto le tue braccia...

...la leggerezza delle tue parole, fanno si che il turbinio dei sensi si arresti...grande paroliere...

...sento accanto a te il lungo passare degli anni,odo il tuo respiro forte di vegliarda vigorosa che ha lottato e continua a sfidare il vento violento di maestrale che nasce dal mare...




                                               -MADRE DOLCISSIMA-
...Olio su tela 50x70...
...collezione privata...
...ti amo perché ne ho bisogno
non perché ho bisogno di te
io vago nel vento
vado però!...
...Mamma salvami l'anima...

Commenti:
...Nella chiarezza cromatica, la linea traccia un percorso avvolgente che affabilmente imprime alla forma una nuova realtà, non vista ma pensata! Magnifica Opera. Le mie congratulazioni!...





              -LE ROSE-                      -LE STERLIZIE-
...Olio su tela 20x60...
...Collezioni private...
...STERLIZIA fiore del Paradiso...simbolo per chi vuole farcela...Il significato simbolico attribuito a questa pianta si può intuire anche osservandola: la sterlizia infatti è spesso simbolo di nobiltà, maestosità, eleganza....
...ROSA fiore di Venere. Da secoli è il simbolo di amore, devozione, ammirazione, bellezza e perfezione. Simboleggia, inoltre, il segreto e lo svelare con delicatezza... Il bocciolo ben chiuso incarna anche la castità femminile mentre la Rosa sbocciata rappresenta bellezza giovanile...

Commenti:
...Magnifiche opere, che pur mostrando sembianze ispirate al mondo della natura, la travalicano per raccontare la sostanziale essenza dell'essere e dell'esistere, in una pacata e metafisica aura cromatica! Le mie congratulazioni, accompagnate da rinnovati sensi di stima!...




                                                     -LE PIETRE FERRIGNE-
...Olio su tela 60x50...
...Collezione privata...
...mia nonna spesso mi raccontava che anche le donne (ragazze, madri, vedove) presero parte alla campagna dell'estrazione del manganese, in contrada MILISCIO di Mormanno, gli uomini scavavano le donne spingevano i vagoni...c'era la raccolta dei fiori di ginestra...la vita era aspra...ma ci si contentava...

Commenti:
...Con quest'Opera dimostri di interrogare ogni forma, ogni colore, ogni vibrazione di luce. Hai assorbito la natura, componendola secondo le cadenze del tuo sogno d'artista impregnato di fantasia. Le mie congratulazioni, seguite da profonda stima e amicizia!...

...L'opera del maestro Perrone ci porta ad analizzare la situazione della donna dei primi del 900 a Mormanno ,che si recavano a lavorare in un luogo denominato pietre ferrigne. Annullate nella loro femminilità lavoravano al pari degli uomini,tra queste donne anche nostra nonna Maria Vittoria...

...Mio nonno Giovanmi ha lavorato alle pietre ferrigne... La polvere di ferro gli ha rovinato i bronchi....ha sofferto fino alla morte di asma bronchiale... malattia professionale si direbbe oggi...




                                                  -OMAGGIO A VINCENT-
...Olio su tela 40x30...
...Collezione privata...
...il 30 marzo del 1853 nasceva il maestro olandese di arte Vincent Van Gogh... ...scopriamo sempre qualcosa di nuovo sulla vita di tale artista..."Campo di grano con cipressi" è una delle serie più belle realizzate dal pittore olandese, sia per la bellezza del paesaggio che per la maestria da parte dello stesso di saper mescolare la tradizione impressionista con il suo caratteristico modo di vedere il mondo, che rende tutto “magico” per mezzo della pittura...il soggetto è un angolo di campagna, dove si trova un cipresso sulla destra, un cielo tormentato dal vento e offuscato dalle nuvole e un grande campo di spighe che si trova in primo piano...

Commenti:
...Una inclinazione sinuosa guida le tue pennellate, vagando alla ricerca di una certezza, fatta di un'esaltazione che non conosce più nulla d'impossibile. Ricomponi la natura, ispirandoti al sommo Maestro olandese, seguendo le cadenze del tuo sogno d'artista! Le mie congratulazioni!...




                                                     -E VENNE SERA-
...Olio su tela 60x50...
...Collezione privata...
...«Ciao, oscurità, vecchia amica, sono qui per parlarti di nuovo perché una visione, arrivando dolcemente, ha lasciato i suoi semi mentre dormivo e la visione che si è fissata nella mia mente rimane ancora, dentro il suono del silenzio". Così comincia The Sound of Silence, la canzone che Paul Simon scrive nel 1964 e porta alla celebrità insieme ad Art Garfunkel. Sì, il silenzio non è assenza di suoni ma è suono esso stesso, forse un suono inafferrabile: com'è possibile annullare ogni rumore, fosse pure il più remoto fruscio?...

Commenti:
...Nella tua opera un'aura onirica trasognata e sognante avvolge le forme, nella compiuta tonalità cromatica. Ed ecco quindi che si eleva un canto, vocalmente silente, ma parimenti sublime e melodioso! Le mie congratulazioni, con la stima di sempre!...

...Ho camminato quelle vie che curvano seguendo il vento
E dentro a un senso di inutilità
E fragile e violento mi son detto tu vedrai, vedrai, vedrai....




                                                             -TERRE LONTANE-
...Tempere su tela 40x30...
...collezione privata...
..."Tra tanta gente in cerca di giustizia e verità
mi son trovato vestito solamente di onestà...
E sono qui, sono io, che stringo i pugni per credermi tuo.
Nell'infinito io cerco un punto chiaro per credere...
C'è il coraggio di chi non cede mai, nel cuore mio...
Non sono saggio, ma l'importante è che sono io.
Non devi odiarmi ho deciso così, a braccia tese...
verso le terre che sempre io cercai, le mie ali adesso apro"...

Commenti:
...Indizi simbolici lasciano intravedere desideri mai sopiti di oltrepassare limiti e confini, alla ricerca instancabile di nuovi orizzonti. Navighi al timone della tua variopinta tavolozza e ci fai dono di nuovi, ariosi arcobaleni! Le mie congratulazioni, con stima e amicizia...




                                               -I GIRASOLI DI VINCENT-
...Olio su tela 35x50
...Collezione privata...
...Omaggio a Vincent Van Gogh...i girasoli sono dei cuori pulsanti...per il pittore olandese questi fiori incarnano la gioia, l'entusiasmo e tanti altri valori positivi che lo coinvolgono quando li dipinge; che siano appassiti, fioriti o in un vaso...

Commenti:
...L'opera fa parte della mia collezione privata e per questo, carissimo Maestro ti sono infinitamente grato! Con essa hai elaborato un'idea nuova della natura morta, trasformandola, si potrebbe dire con un gioco di parole, in "natura viva", in visione piena di energia. E così con i colori crei un'emozione diretta, che giunge all'interiorità facendo vibrare le corde dell'anima. La plausibilità esteriore non conta, prevale assolutamente l'emozione della tua ingegnosa creatività! Le mie congratulazioni accompagnate da profonda stima!...

...grazie Prof. delle belle parole che solo un conoscitore dell'arte quale È, poteva dare a questa mia interpretazione del visionario Vincent,...chissà cosa provava nella sua tormentata esistenza nel dipingere come solo lui sapeva fare, tutto cio che lo circondava...di nuovo grazie e La saluto con stima reciproca...




                                                -CAMPO DI GINESTRE-
...Olio su tela 50x35...
...Collezione privata...
..."Ti ho visto anche abbellire con i tuoi steli le campagne solitarie che circondano la città un tempo signora degli uomini (Roma) e che, con il loro aspetto grave e taciturno sembrano offrire ai viaggiatori testimonianza e ricordo della perduta potenza"...

Commenti:
...Carissimo Maestro, la tua Opera rende nella compiuta pregnanza, sensi e significati insiti nel penultimo dei Canti leopardiani, ovvero "La ginestra" o il fiore del deserto! Il tripudio dei colori, da te magistralmente ideato e realizzato, evoca "la social catena" per combattere "colei che madre è di parto e di voler matrigna". Attraverso il tuo dipinto, anche il recanatese, tornando al pensiero di Rousseau, si riconcilia con la Natura! Le mie congratulazioni, accompagnate da profonda stima...

...Prof. buonasera leggo con immenso gaudio le bellissime parole che hanno recensito il mio dipinto, in effetti ne "La Ginestra" il messaggio del Poeta è un invito alla solidarietà umana verso la Natura. Gli uomini contro di essa non possono far altro che allearsi per un soccorso reciproco...Versi che oggi risuonano quanto mai attuali, di fronte al dilagare di un’epidemia, che può essere sconfitta soltanto uniti... Grazie...




                                                     -IL MATTUTINO-
...Olio su tela 70x50...
...Collezione pivata...
...La sua sofferenza nel solitario esilio, diventa un momento di riflessione e di pace spirituale, Napoleone nei suoi ultimi giorni, doveva essersi rifugiato nella preghiera e questo placò il suo dolore.
"Ei fu. Siccome immobile,
...Bella Immortal! benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
Chè più superba altezza
Al disonor del Golgota
Giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola:
Il Dio che atterra e suscita,
Che affanna e che consola,
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò."
da "Il cinque maggio" A.Manzoni.


Commenti: 
"... In scala coeli!". Buongiorno, carissimo Maestro. Magnificamente hai evocato la figura straordinaria del grande condottiero corso, nell'espressione poetica e pittorica. E lo fai attraverso un'ascesi che traccia un percorso "Per aspera ad astra", toccando gli accenti commossi nella conclusiva invocazione alla Fede. Simbolo e Realtà, meditazione compiutamente svolta dalle pennellate tonalmente intese. Le mie congratulazioni associate a profonda stima e costante amicizia! 

...Prof. buonasera, leggo con immenso piacere la bellissima critica, che da un senso a cio che ho rappresentato. Rinnovo la stima e Le auguro una buona serata...



                                                   -OMAGGIO A MANET- 
...Acrilici su tela 30x40... 
...Collezione privata... 
... Una mia personale interpretazione de "Garofani e clematide in un vaso di cristallo, olio su tela, Edouard Manet (1832-1883), Musée d'Orsay, Parigi, impressionismo"... 
...Probabilmente dipinto a Rueil nel luglio del 1882, il bouquet appartiene alla serie delle nature morte che Manet realizzò alla fine della sua vita... 
...Un omaggio a tutte le donne e alle mamme. 

Commenti: 
...Nella tua mirabile opera esprimi la poesia vertiginosa dell'attimo che passa, della luce che sfiora e cambia, senza sosta, la materia delle cose! Le mie consuete congratulazioni, che poi solite non sono, perché dettate da profonda stima... 

...Grazie Prof. attento come sempre...l'intenzione di Manet è di analizzare la luce, che rende gradevole o meno la visione di un oggetto...Manet non si propone come pittore di personaggi o allegorie , ma di sensazioni...è sua intenzione principale cogliere l'atmosfera del momento...ricambio la stima...


                                                     -SOGNO L'ESTATE- 
...Olio su tela 50x60... 
...Collezione privata... 
...L’estate nella realtà rappresenta la massima espressione dell’energia vitale, il momento di maturazione dei frutti e della natura in genere...
Il mare per molte persone è sinonimo di estate. 
Il parallelismo con il significato nel sogno è chiaro: raggiungimento degli obiettivi, forza e calore che producono risultati positivi, maturazione personale e crescita interiore. 
Sognare l’estate rimanda ai ricordi di infanzia quando essa coincideva con libertà assoluta. 
Ma, in età adulta, può simboleggiare un amore passionale e maturo. 
Chi fa un sogno “estivo” ha bisogno di vacanze e riposo, di rigenerarsi per ricominciare a vivere la quotidianità con rinnovata energia...

Commenti:
...In un contesto sublime e surreale, racconti segni e significati di un'arte al di sopra del percepito cosciente. E lo fai con temperie di forte declinazione intimista. Afrodite, Ninfa o Nereide? Forse Persefone che ritornando in primavera si immerge nell'acqua ristoratrice! Magistrale opera fortemente ispirata. Le mie congratulazioni, nel solco della stima che meriti compiutamente!

...Buonasera Prof...le Sue esaltanti parole rendono la mia tela ancora più piacevole, ho atteso un po nel ringraziarla per cogliere compiutamente la magnifica recensione...GRAZIE... 

 ...Il maestro Mimmo Perrone è da tempo nell olimpo dei grandi pittori... 

 ...Non facciamo rivoltare i grandi pittori...sono un semplice imbratta tele...comunque grazie...




                                               -UN POMERIGGIO ESTIVO- 
...Olio su tela 50x70... 
...Collezione privata... 
...la grazia campestre di una passeggiata in mezzo ai campi sotto un sole sudato 
di un pomeriggio estivo...
Claude Monet considerato uno dei fondatori dell'impressionismo francese... 
l'inconsistenza delle pennellate, finalizzate a restituire l'impressione pura dei papaveri... 

Commenti: 
...Hai evocato la pittura en plein air rendendo l 'impressione luminosa della realtà, servendoti di note cromatiche pure, senza gradazione di chiaroscuro. 
Nella composizione i diversi elementi sono fusi in un fluido cromatismo che rende labili i confini tra la realtà sensibile e gli effetti illusori. 
Bravissimo! Ulteriori mie convinte congratulazioni... 

 ...Buongiorno Prof. Come sempre La ringrazio per le gratificanti parole sui miei dipinti...
in effetti il dipingere en plein air sviluppa l’organo che sta alla base del dipingere: l’occhio. Osservando la luce cambiare alla sua maniera impercettibile alla lunga si riempie di colori insospettabili. 
Le opere di Monet non intendono ricercare la verosimiglianza, ma i cambiamenti che produce la luce sullo stesso oggetto...



                                               -PASCOLI A RIVER VALLEY- 
...Olio su tela 50x70... 
...Collezione privata... 
...Pascoli lussureggianti nell’estremo nordest del Portogallo, l’unica area protetta portoghese classificata come Parco Nazionale... 
...È un mondo a parte, dove l’attività umana s’integra armoniosamente con la natura e conserva valori e antiche tradizioni... 
...La vegetazione lussureggiante, sfoggia tutte le tonalità di verde...un bosco di agrifogli...specie floreali come il giglio di Gerês, con le sue sfumature azzurro violaceo... 
...Dalle montagne scorrono fiumi e ruscelli che si lanciano in cascate per poi sboccare in laghi artificiali... 
...I paesaggi sono affascinanti...

Commenti: 
...Magnifico scorcio di carattere apparentemente naturalistico che, trasfigurando la realtà, la rende sublime traghettandola nella sfera del sogno! Ulteriori mie convinte congratulazioni... 

...buon pomeriggio Prof. Sogno e realtà in un pittore viaggiano di pari passo...La ringrazio e rinnovo la mia stima..





                                                        -MEMORIE VISSUTE- 
...Olio su tela 60x50... 
...Collezione privata... 
...L'artista naïf è di solito autodidatta, privo di specifica formazione artistica, raramente, almeno in origine, era professionista... 
...Le opere naïf, generalmente dipinti, sono caratterizzate da una notevole semplificazione concettuale e da una certa modestia tecnica ed esecutiva, sia nel disegno che nella stesura del colore e nell'impianto prospettico e compositivo d'insieme... 
...Il tema predominante è la rappresentazione della realtà sociale più umile e quotidiana, generalmente in chiave favolistica, poetica o magica... 
...Nello specifico si rappresenta uno scorcio di vita Mormannese, quando ancora nelle umili abitazioni non c'era l'acqua e quindi le donne andavano "al fosso"... 

Commenti: 
"il fosso era anche luogo di incontro tra le donne" umile vita di molti anni fa. 

...ricordo indelebile per il popolo Mormannese...

...La gradinata intesa quale metafora della vita. Echi crepuscolari che racchiudono felici tonalità cromatiche sul melodioso pentagramma di una serena quotidianità! 
Le mie sempre più convinte congratulazioni! 

 ...Buonasera Prof. Ha sempre le parole giuste per ogni contesto...grazie infinite...





                                                    -PAESAGGIO INNEVATO- 
...Olio su tela 80x60... 
...Collezione privata... 
...Alfred Sisley fu particolarmente attratto dalle atmosfere fredde e invernali...Probabilmente tale propensione derivava dal suo carattere riservato e solitario...I suoi paesaggi sono quasi deserti e silenziosi, molto diversi infatti da quelli mediterranei e colorati di altri impressionisti quali Renoir o Monet... 
...Una coltre bianca di neve si estende di fronte all’osservatore... 
...La neve copre interamente il suolo e crea un tappeto immacolato che sembra assorbire ogni rumore...tre alberi...due figure...i rami spezzati... 

Commenti: 
...Dei paesaggi sai rendere mirabilmente le armonie tenere, sommesse, particolarmente consone alla tua tavolozza raffinata. 
...Dipingi luoghi familiari, dei quali conosci le trasformazioni al mutare delle ore e delle stagioni.
...I tuoi tratti cromatici intonano un canto struggente rivolto alla natura che ti ha visto nascere e crescere! Le mie sempre più convinte congratulazioni! 

 ...buonasera Professore Vicino, grande conoscitore di storia dell'arte, Accademico Cosentino, e studioso di Storia Patria Calabrese...non trovo parole per ringraziarLa per l'entusiasmante commento carico di elogi...Grazie...



                                                    -PAESAGGIO LACUSTRE- 
...Olio su tela 100x80... 
...Collezione privata... 
...mi trovo in una immensa distesa verde con vista lago, il paesaggio infonde una sensazione di grande serenità... 
...sono solo...io e un libro... 
...trascorrere una calda giornata di giugno in piena armonia con la natura leggendo il mio libro... 
...dopo una giornata così piacevole, il mio sabato è finito e devo ritornare nella solita routine della città...

Commenti: 
...In questa tua pittura, si percepisce un entusiasmo creativo, che al di là di ogni definizione realistica delle forme, diviene compiutamente interprete di felici intuizioni liriche... Le mie congratulazioni! 

...buonasera Prof. le mie creazioni sono frutto di entusiasmo ma anche di momenti di tristezza...come un poeta scrive le proprie emozioni, io le trasporto sulla tela...come sempre La ringrazio con stima e amicizia.



                                                     -NONNO DOMENICO- 
...Olio su tela 35x50... 
...Collezione privata... 
...concludo questa mia rubrica settimanale dove vi ho presentato in rassegna alcuni miei dipinti, cercando di impreziosirli con citazioni mie o di altri autori... 
...ringraziandovi nell'avere apprezzato i miei lavori, posto questo ritratto di mio nonno Domenico Perrone (1884-1940) segantino squadratore di professione, nonchè cacciatore, prendendo spunto da un post del Prof. Luigi Paternostro "...San Pietro era un periodo che coincideva con l’inizio della stagione estiva e la venuta in paese di una schiera di assenti tra cui primeggiavano i segantini, lontani dalle loro case e dai loro cari, principalmente dalle mogli, che non vedevano da Sant’ Antonio Abate..." 
Arte...solo di martedi... è stata per me una personale di pittura non chiusa in quattro mura, ma itinerante nel web... 
...mi preme sottolineare e nello stesso tempo ringraziare il Prof. Mario Vicino docente di Storia dell'Arte e Accademico per aver dato con le sue assidue recensioni, il plus ultra in questi sei mesi... Grazie.

Commenti: 
...Con le tue ricerche figurative hai elaborato un linguaggio personalissimo, fatto di momenti segnati da passione creativa e insieme da semplicità espressiva, dando vita a uno stile in definitiva maturo. Ulteriori mie sempre più convinte congratulazioni!... 

...buongiorno Prof. ho risposto con ritardo, non riuscendo a trovare la recensione...mi preme sottolineare e nello stesso tempo ringraziarLa ; Prof. Mario Vicino docente di Storia dell'Arte e Accademico, per aver dato con le sue assidue recensioni in questi sei mesi, il plus ultra nel continuare a pubblicare ... Grazie.

domenica 26 gennaio 2020

SOLUZIONE FINALE

I Nazisti usarono spesso termini eufemistici per celare la vera natura dei loro crimini. 
Ad esempio, utilizzarono l’espressione “Soluzione Finale” per indicare il piano per l’annientamento della popolazione ebraica. 
Non è noto il momento esatto in cui i leader della Germania Nazista decisero, in via definitiva, di mettere in atto la “Soluzione Finale”. 
Il genocidio e la distruzione di massa degli Ebrei rappresentarono il culmine di un decennio caratterizzato da misure discriminatorie sempre più dure.  
Dopo l’invasione della Polonia da parte della Germania, nel 1939 - invasione che segnò l’inizio della Seconda Guerra Mondiale - le politiche anti-ebraiche vennero intensificate, fino a comprendere l’incarcerazione prima, e l’assassinio, poi, della popolazione ebraica europea.

giovedì 10 gennaio 2019

FULMINI E SAETTE: DALLA MITOLOGIA ALLA FILOSOFIA DELLA NATURA .

Nella mitologia greco-romana, i fulmini venivano considerati come le frecce di Giove scagliate contro i mortali che si erano macchiati di qualche colpa; il termine saetta, sinonimo di fulmine, deriva proprio dal vocabolo latino “sagitta” cioè freccia. 
 Nel museo archeologico di Aquileia (UD) è conservato un curioso bassorilievo raffigurante Giove nell’atto di colpire un malcapitato fermatosi a fare “pipì” in un luogo proibito; forse l’analogo dei cartelli “manteniamo pulito il verde pubblico” che si trovano anche ai nostri giorni. 
 Nella mitologia nordica, al contrario, i fulmini erano visti come le scintille prodotte dal battito del martello di Thor su un incudine. 
 Non quindi un’interpretazione di merito, ma più una analogia con quanto i fabbri dell’epoca dovevano aver osservato forgiando i loro strumenti e le loro armi. 
Curiosamente, con questa similitudine, i popoli del nord si avvicinarono di più a quella che è la reale natura del fulmine, cioè quella di una grande scintilla atmosferica. 
 Se la mitologia ha cercato di inquadrare i fulmini in un contesto, se non comprensibile, almeno accettabile per la maggior parte delle persone, sicuramente questo tentativo non poteva bastare ai “filosofi naturali”, gli antesignani dei moderni scienziati, per i quali i fulmini dovevano avere anche una causa materiale e un meccanismo generatore. 
 Il filosofo Empedocle (490-430 a.C), cercando di dare una risposta a questa necessità, sosteneva che il fulmine era una parte della luce del sole catturata dalle nubi più dense che, con fragore, riusciva a liberarsi dalla sua trappola. 
 Anassagora (500-426 a.C.), al contrario, sosteneva che il fulmine era una parte dell’etere, una sostanza estremamente tenue che riempiva i cieli ove si trovavano i pianeti, attirato verso il basso e fatto cadere nel mondo materiale. 
 Aristotele (384-322 a.C.), contestando entrambi, sosteneva che il fulmine era il risultato di un’esalazione secca che si liberava dalle nubi a seguito della condensazione dell’aria in acqua. Questa esalazione, diceva Aristotele, era “espulsa dalla parte più densa della nube verso il basso cosi come i semi che schizzano dalle dita [quando cerchiamo di schiacciarli]”. 
 L’urto dell’esalazione secca contro le nubi circostanti era, sempre secondo Aristotele, la causa del tuono. 
 Lucrezio (98-55 a.C.), nel suo “De rerum natura”, sposando la teoria atomistica di Democrito di Abdera, considerava il fulmine come dovuto al movimento di particelle molto piccole e leggere che, proprio per la loro leggerezza, riuscivano a passare anche attraverso agli oggetti materiali. 
 In questo modo Lucrezio rendeva conto degli incendi alle volte appiccati dai fulmini anche all’interno delle case. 
 Il tuono e il fulmine, sempre secondo Lucrezio, avevano una causa comune ma erano indipendenti: l’urto tra le nubi causava sia il rimbombo (tuono) che la liberazione degli atomi leggeri che andavano a formare il fulmine. 
 Questi tentativi di spiegazione possono sembrare a prima vista inconsistenti, ma, se calati nella realtà dei tempi in cui questi pensatori vissero, denotano una fervida fantasia e soprattutto una capacità di osservazione della natura invidiabile. 
 Forse, tra qualche migliaio d’anni, gli scienziati del futuro sorrideranno delle nostre teorie.

venerdì 14 dicembre 2018

I Caduti della Grande Guerra ricordati a Mormanno in occasione del novantesimo del Faro Votivo.

Novant'anni fa sul monte San Michele, in località Torretta di Mormanno, veniva eretto il primo Faro di montagna per ricordare i caduti della Grande Guerra che dieci anni prima avevano dato la vita per liberare la Patria dalla paura del conflitto mondiale.



Sabato e domenica prossima una manifestazione regionale vedrà protagonista Mormanno che celebrando il ricordo e la memoria dei caduti ha chiamato a raccolta istituzioni ed associazioni insieme al presidente della Regione, Mario Oliverio, per tributare il giusto riconoscimento a questi valorosi conterranei. 


"Dopo le celebrazioni del 4 novembre, festa dell'unità nazionale e delle forze armate, questa Amministrazione ha realizzato il desiderio di estendere l'evento celebrativo vocando a se il patrocinio della Regione Calabria, per i giorni 15 - 16 dicembre, a motivo della rappresentanza regionale che il Faro Votivo di Mormanno esprime in riferimento ai caduti della Grande Guerra" 
- scrive il Sindaco Giuseppe Regina - 
"A cento anni dal termine del conflitto mondiale ed a novant'anni dell'erezione del Faro, unitamente alla nazione, sentiamo il dovere di fare il nostro tributo d'onore alla memoria di quei tragici e gloriosi avvenimenti che, a prezzo della vita di oltre seicentomila uomini, dei quali oltre duecentomila nostri corregionali portarono l'Italia al fronte dell'asprezza e della vittoria"


Alla due giorni sarà presente anche il governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, accompagnato dall'invito rivolto ai presidenti delle provincie calabre e da numerose autorità militari del territorio. 
Un'attenzione del tutto particolare è stata riservata ai congiunti degli eroi decorati con la Medaglia d'Oro al Valor Militare i quali accompagnati dai loro sindaci, con le loro testimonianze ravvicineranno alla contemporaneità ciò che fu e mai sarà dimenticato. 
Presenti alla due giorni anche numerose cariche istituzionali del circondario del Pollino nel suo versante calabro ed a molteplici associazioni d'arma e civili, insieme alla Fanfara degli Alpini d'Abruzzo che con la sua presenza animerà questa manifestazione dal sapore più unico che raro per la nostra Regione. 
Il programma dell'evento prevede sabato 15 dicembre alle ore 16.00 la sfilata della fanfara degli "Alpini d'Abruzzo" per le strade di Mormanno, alle 17.00 invece sarà il convegno "Calabresi per la Patria: l'intervento della Calabria nel primo conflitto mondiale" celebrato nella sala consiliare a dare il taglio storico di quanto accade nel primo conflitto mondiale. 
Dopo i saluti del Sindaco, Giuseppe Regina, ed il saluti di Vittorio Cappelli, direttore Icsaic e docente Unical, seguiranno gli interventi di Giuseppe Ferraro, direttore università di San Marino e membro del comitato scientifico Icsaic e del Generale Pasquale Martinello, presidente associazione calabria in Armi. 
Alle 20.00 la prima giornata si chiuderà con l'esibizione ed il carosello della Fanfara degli alpini in Piazza Umberto I. 
Domenica 16 dicembre invece le autorità civili e militari, i congiunti delle 12 medaglie d'oro al valor militare della Grande Guerra della Calabria, i presidenti di provincia e della Regione, si muoveranno a partire dalle ore 10.00 da Villa San rocco presso il monumento regionale ai caduti in corteo d'onore. 
Nei pressi del faro votivo ci sarà la cerimonia che renderà onore ai caduti con l'apposizione delle corone votive, l'accensione della lampada perpetua alla memoria da parte del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e la consegna delle targhe ricordo ai congiunti delle 12 medaglie d'oro al valor militare.




fonte: abmreport.it

mercoledì 21 novembre 2018

MORMANNO, COLLEGIATA DI SANTA MARIA DEL COLLE.



Nella minuscola piazza di Mormanno, ornata un tempo di testimonianze classiche e medioevali, sorge la grande chiesa di S. Maria del Colle. 


Una vasta costruzione a tre navate, rifacimento barocco di una più antica chiesa alla quale il grande architetto Giovanni Donadio, detto il Mormando, legò nel 1492 un notevole lascito testamentario. 

Della chiesa originaria resta il campanile, forato da un passaggio archiacuto, che mostra in una nicchia una preziosa statua lapidea della Madonna col Bambino, databile tra la fine del '300 e i principi del '400. 

La fulva e ricca facciata, che si deve a tale Pietro Scardino da Padula (sec. XVIII) ci preannuncia l'interno decorato da notevoli opere pertinenti al barocco. 

Prima fra tutte il maestoso altare maggiore in marmi colorati di notevole effetto a cui si affiancano l'altare di sinistra nella crociera contenente le statue dell'Immacolata e dei santi Gaetano e Gennaro (1719), il pulpito e l'organo le cui mostre lignee sono state riccamente intagliate da artigiani della cosiddetta Scuola di Morano nella seconda metà del '600. 

Il fonte battesimale, con la vasca in marmo figurato datata 1578, è coperta da un pannello ligneo con pannelli intagliati appena più tardi. 

Del 1511 è il prospetto per l'Olio Santo condotto secondo gli eleganti schemi della Rinascenza Toscana importati da Napoli. 

Tra i dipinti vanno ricordati la Comunione degli Apostoli, datata 1794 e firmata da Francesco Oliva; la Visitazione della Vergine a S. Elisabetta, interessantissimo per la sua netta derivazione dalla pittura veneziana del XVIII secolo, e, infine, un gruppo di tele di buona fattura fra le quali si riconoscono una Circoncisione e una Assunzione della Vergine dovute al pennello del locale Angelo Galtieri (prima metà del '700). 

Il tesoro della chiesa racchiude una serie di preziosi arredi argentei tra i quali fanno spicco una croce processionale del XVII secolo e un calice riccamente lavorato nel cui supporto sono inserite piccole statuette, provenienti dal distrutto monastero della Serra dei Colleretani datato 1677. 

La chiesa è dotata di 5 campane. 

Una campanella che annuncia l’inizio delle sacre funzioni si trova all’ingresso della sacrestia, sulla destra. 

Quattro campane invece sono quelle collocate sulla torre.

Le opere ricordate sono solo una piccola parte delle testimonianze antiche e preziose che racchiude, come in uno scrigno, questo bellissimo tempio dedicato alla Gran Madre di Dio.

fonte: https://www.facebook.com/calabria.meravigliosa/photos/a.276164679078015/310856008942215/?type=3&theater