lunedì 9 novembre 2009

BERLINO, VENT'ANNI DOPO LA CADUTA DEL "MURO".



















Venti anni fa cadeva il Muro di Berlino. 
Lo storico evento verrà ricordato oggi con una cerimonia, trasmessa in diretta tv, nella quale verranno fatte cadere mille tessere di un enorme domino posto su 1,5 km davanti alla Porta di Brandeburgo, fra il Bundestag e la Potsdamer Platz, propria là dove una volta si ergeva il Muro di cemento che ha diviso per 28 anni l’attuale capitale tedesca. 
Alle celebrazioni parteciperanno decine di capi di Stato e di governo da tutto il mondo. 
Il ricordo sarà anche per le 150 vittime del muro: tutte persone che nei 28 anni in cui il muro divise in due la città, figlio della guerra fredda, cercarono la fuga verso ovest. 
Uccise dai mitra dei Vopos, le guardie di confine. 
E per le decine di dissidenti finiti in carcere o “scomparsi”.

Una nuova barriera si snoda in questi giorni a Berlino su un percorso di 1,5 km davanti alla Porta di Brandeburgo, fra il Bundestag e la Potsdamer Platz, là dove una volta si ergeva il Muro di cemento che ha diviso per 28anni l’attuale capitale della Germania. 

Ieri per tutto il giorno una folla festosa si è aggirata intorno alla barriera, scattando foto ricordo o bevendo un vino caldo per combattere il freddo. 
Il nuovo muro è fatto da 1000 tessere da domino alte 2,5 metri, larghe 1 metro e profonde 40 cm per un peso totale di 20 kg ciascuna, quasi tutte colorate e piene di disegni con temi che ricordano l’apertura del muro avvenuta il 9 novembre 1989. 
Alla loro realizzazione hanno partecipato 240 scuole tedesche con circa 500 classi, oltre a 210 associazioni e privati, più 220 iniziative internazionali.

L’idea ha avuto il patrocinio di un centinaio di personalità internazionali, tra cui Nelson Mandela, Michael Gorbaciov, Muhammad Yunus o Lech Walesa. 

Con la spettacolare caduta delle mille tessere che questa sera sarà trasmessa in diretta dalla tv, gli organizzatori vogliono ricordare il crollo del vero muro che 20 anni fa diede l’avvio alla riunificazione della Germania, la fine della guerra fredda e la chiusura di una ferita che divideva l’Europa e il mondo intero. 
Senza dimenticare l’implosione e la scomparsa dell’Unione Sovietica e l’inizio di una nuova epoca. 
Oggi, davanti alla Porta di Brandeburgo tornata a splendere nel suo pieno fulgore e nuovamente circondata da edifici di ogni genere, della tensione nervosa e anche della gioia della folla in quella notte di 20 anni fa è rimasto solo un vago ricordo.



Davanti alla nuova ambasciata degli Stati Uniti, tra le casette in legno che vendono wurstel, birra o vino caldo, c’era una folla variopinta, di tutte le età, occupata a riconoscere motivi disegnati sulle tessere o a ritrovare quelle disegnate da persone conosciute. 

Tutto intorno le transenne su ambedue le parti del muro di tessere hanno tenuto a distanza i curiosi,mentre le telecamere sistemate a tutte le altezze, una anche su un filo per seguire dall’alto la spettacolare caduta, venivano provate per vedere se funzionavano. 
La caduta delle tessere è il momento culminante della festa per i 20 anni dalla rivoluzione pacifica e dalla apertura del muro.

Per questo Berlino ha invitato i capi di Stato e di governo del 27 paesi membri dell’Unione Europea (per l’Italia é 
atteso il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi) ma anche il presidente russo Dmitri Medvedev, e altri. 
L’avvenimento centrale della commemorazione 2009 per i 20 anni dall’apertura del muro sarà quando la cancelliere tedesca Angela Merkel (cresciuta lei stessa nella ex Germania comunista) attraverserà l’ex passaggio di frontiera della Bornholmer Strasse, il primo apertonella fatidica notte, insieme con l’ex presidente sovietico Michael Gorbaciov e l’ex polacco Lech Walesa. 
I grandi assenti saranno l’ex cancelliere e padre della riunificazione Helmut Kohl (ancora alle prese con problemi di salute dopo una rovinosa caduta a febbraio 2008) e il presidente americano Barack Obama. 
Le Trabant, auto simbolo della Ddr, oggi pezzi da museo e da murales .


 “Il giorno più felice della storia recente della Germania” 

la cancelliera tedesca Angela Merkel ha descritto così, nel suo videomessaggio internet settimanale, il 9 novembre 1989, il giorno della caduta del Muro. 
Già da venerdì scorso la capitale è invasa da migliaia di visitatori e oltre 100.000 persone sono attese. 
“Questo giorno ha cambiato la vita di molta gente - ha proseguito la Merkel nel suo messaggio -, inclusa la mia vita”. 
Per la cancelliera, si è trattato di un “giorno incredibile”, che sarà “molto commovente per molta gente in Germania”, ha commentato. 
La riunificazione tedesca e l’Unione europea sono sempre state, e lo saranno sempre, due facce della stessa medaglia. 
“Noi tedeschi - ha proseguito -, non dimenticheremo i nostri vicini e i nostri alleati, che hanno reso possibile la strada verso la riunificazione”. 
Per questo, la Merkel ha invitato domani nella capitale decine di capi di Stato e di governo di tutto il mondo e il governo tedesco ci tiene affinché tutti i governi dell’Ue siano rappresentati. Ieri è arrivata nella capitale Hillary Clinton e la Merkel ha ricevuto l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov: con lui, e con l’ex presidente della Polonia Lech Walesa, farà una passeggiata simbolica domani pomeriggio sul ponte Boesebruecke, ex passaggio di confine della Bornholmer Strasse, che veniva utilizzato per l’ingresso dei cittadini della Repubblica federale a Berlino Est. 
Meno di un anno dopo la caduta del Muro, il 3 ottobre 1990, la Germania festeggiò la riunificazione ufficiale del Paese. 
Da allora, i vari governi non hanno mai interrotto il processo che ancora oggi punta a cancellare le differenze tra le regioni orientali e occidentali del Paese.

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